In oriente, e particolarmente in Cina, la peonia è chiamata "la regina dei fiori" ed è oggetto di un vero e proprio culto. Già 1000 anni prima di Cristo venne protetta dall’imperatore il quale pagava generosamente le varietà più belle, favorendo così il lavoro d’incrocio e selezione di generazioni di ibridatori. Grazie al favore imperiale, le peonie diventarono inoltre il principale motivo decorativo delle porcellane cinesi, soprattutto delle epoche Ching e Ming.
In Europa le peonie sono presenti in natura con numerose specie, tutte erbacee, ed erano conosciute nell’antichità soprattutto per le loro virtù medicinali; nella mitologia greca, infatti, Peon, medico degli dei ed allievo di Esculapio, curò Plutone da una ferita utilizzando radici di peonia, il dio per ringraziarlo e sottrarlo all’invidia dei colleghi gli fece dono dell’immortalità, trasformandolo in un fiore: la peonia.
In Europa il valore ornamentale delle peonie, soprattutto di quelle arboree sconosciute fino allora nel nostro continente, cominciò ad essere apprezzato a partire dal XIX secolo, dopo che, a seguito dei viaggi di alcuni botanici inglesi e francesi, ne fu introdotta la coltivazione; bisogna però aspettare i primi anni del 900 perché, grazie al lavoro dei botanici francesi Louis Henry, Maxim Cornù e Pierre Lemoine, si possano ammirare le prime peonie gialle a fiore enorme e doppio, ibridi della Paeonia suffruticosa, coltivata per secoli in Cina e Giappone e della Paeonia lutea, specie a fiore giallo descritta per la prima volta e portata in Europa dalla Cina dall’abate Delavay alla fine dell‘800 insieme a quella che verrà chiamata Paeonia delavayi.
I primi ibridi di Paeonia lutea, ottenuti dai francesi, avevano però lo stelo florale debole ed il fiore talmente pesante e tendente a piegarsi verso il suolo che per apprezzarne appieno l’effetto decorativo lo si deve sostenere con dei tutori. Per ovviare a questo difetto Saunders, negli anni ’50, negli Stati Uniti, selezionò con una serie di incroci miranti ad aumentare la robustezza dello stelo ed il vigore vegetativo della pianta, tutta una serie di ibridi a fiore semplice, semidoppio o doppio, di grande effetto ornamentale ed accrescimento generalmente più rapido sia delle varietà di Paeonia suffruticosa che degli ibridi francesi di lutea.
Altri appassionati americani proseguono il lavoro di Saunders, tra questi è doveroso ricordare William Gratwick, ma soprattutto Nassos Daphnis, creatore di alcuni fra i più inusuali e splendidi ibridi di lutea oggi in commercio: ‘Gauguin’, che deve il nome allo splendido effetto cromatico del suo fiore rosso e giallo, ‘Leda’, e ‘Zephirus’.
Una nuova frontiera della ibridazione delle peonie venne aperta negli anni 70 dal giapponese Toichi Itoh che riuscì ad incrociare una varietà di Paeonia lactiflora con un ibrido di Paeonia Lutea, ottenendo una pianta che riunisce i caratteri di un’erbacea (disseccamento in autunno della parte aerea erbacea) e di un’arborea (ramificazione del fusto ed aspetto delle foglie e dei fiori).
I cosiddetti ibridi di Itoh o ibridi intersezionali hanno purtroppo prezzi elevati e sono molto rari, praticamente introvabili in Italia.
Il nostro vivaio ha selezionato una gran parte delle creazioni degli ibridatori americani ed è alla continua ricerca delle migliori varietà ottenute in tutto il mondo. Le varietà acquistate, dopo un periodo di osservazione, vanno ad arricchire la nostra collezione di piante madri, da queste, per innesto otteniamo le piante da commercializzare. Con questo sistema riusciamo ad offrire una produzione di qualità, adatta ai nostri climi e correttamente classificata.